VARIE

LA VALIGIA DELL'ATTORE

Eccomi qua, 

sono venuto a vedere
lo strano effetto che fa,
la mia faccia nei vostri occhi
E quanta gente ci sta
e se stasera si alza una lira
per questa voce che dovrebbe arrivare,
fino all'ultima fila.
Oltre al buio che c'è,
e al silenzio che lentamente si fa
e alla luce che taglia il mio viso,
improvvisamente eccomi qua
siamo l'amante e la sposa,
siamo arrivati fin qua,
l'attore e la sciantosa
e siamo pronti a qualsiasi cosa
pur di stare qua.
Siamo il padre e la figlia,
finalmente qua,
siamo una grande famiglia,
abbiam lasciato soltanto un momento
la nostra valigia di là,
nel camerino già vecchio,
tra un lavandino e uno specchio
tra un manifesto e lo specchio,
tra un manifesto e lo specchio.
Eccoci qua, 

siamo venuti per poco,
perché per poco si và
E il sipario è calato già,
su questa vita, che tanto pulita non è
e ricorda il colore di certe lenzuola, di certi hotel
che il nostro nome ce l'hanno già
e ormai nemmeno ci chiedono più,
il documento d'identità.
E allora eccoci, siamo qua,
siamo venuti per niente,
perché per niente si va,
e ci inchiniamo ripetutamente
e ringraziamo infinitamente.
Eccoci qua, siamo il padre e la figlia,
capitati fin qua.
Siamo una grande famiglia,
abbiam lasciato soltanto un momento
la nostra vita di la,
nel camerino già vecchio,
tra un lavandino e lo specchio,
tra un lavandino e lo specchio.

NON DIRLE CHE NON E' COSì

Se la vedi, dille ciao
salutala dovunque sia.
Se ne è andata tempo fa
e adesso forse è in Tunisia.
Dille che non si preoccupi
per le cose lasciate qui
e se crede che il l'abbia scordata,
non dirle che non è cosi.
Abbiam dovuto dividerci
e sbatterci qua e là.
Per quelli che si amano,
non è certo una novità.
E adesso che se ne è andata,
adesso che non c'è,
è ancora nel mio cuore
è ancora vicino a me.
Quando la incontrerai
dalle un bacio da parte mia.
Ho sempre avuto rispetto per lei
per come se ne è andata via.
Se c'è un altro che le sta accanto,
certamente non sarò io,
a mettermi fra  loro,
ci scommetto che non sarò io.
Faccio un lavoro strano,
vedo gente in quantità.
E mi capita ogni tanto di sentire il suo nome
in giro per le città.
E non ci ho fatto ancora l'abitudine
o forse mai ce la farò.
Sarà che sono troppo sensibile,
o nella testa chissà che c'ho.
Sole grande, luna blu,
il passato è ancora qua.
E so a memoria i ricordi
e il tempo prende velocità.
Se tornasse da queste parti,
il mio indirizzo la gente lo sa,
tu dille che può cercarmi,
se trova il tempo, mi troverà

IL SUONO DELLE CAMPANE

Uomini senza terra, uomini senza città,
uomini senza più cittadinanza,
uomini senza umanità.
Uomini sul confine, uomini di qua e di là,
uomini in fondo agli uomini.
Uomini forti e stupidi, uomini magri e strani,
uomini come pecore, uomini come cani.
Ho visto uomini lasciati andare
nella notte degli ospedali.
E uomini di là dal mare
fatti a pezzi come maiali.
Ho visto uomini decidere,
su chi doveva sparare per primo.
Uomini tirare a sorte
il nome dell'assassino.
Uomini dire basta
altri uomini dire ancora.
Uomini alla finestra affacciati su una galera.
Ho visto uomini politici,
chiusi dentro a un francobollo.
Uomini sconfitti,
con un cartello al collo.
Uomini avere freddo
e altri uomini avere fame,
uomini sotto agli uomini
per l'ultima pezzo di pane.
Uomini senza terra, uomini senza città
uomini senza più speranza
uomini senza carità.
Uomini senza tregua
uomini senza pietà.
Uomini in fondo agli uomini...
Ho visto uomini decidere
su chi doveva sparare per primo.
Uomini tirare a sorte
il nome dell'assassino.
Uomini in file indiana
nella notte di Natale,
aspettavano fumando,
il suono delle campane.
Aspettavano cantando,
il suono delle campane.
Aspettavano sognando....

DAMMI DA MANGIARE
Dammi da mangiare,
dimmi che posso stare qui.
Non ho soldi per pagare,
ma dimmi lo stesso di si.
E ferma la tua testa nelle mie mani,
e poggia la tua mano dritta sulla mia schiena.
Dammi da mangiare,
è già ora di cena.
E noi guardiamo da questa finestra la luna.
Ci sono amori disordinati,
nel mio passato e nei tuoi passati
e notti come questa
passate a rubare.
Ci sono alberi sdradicati
e occhi infiniti e cicatrici
che non voglio spiegare adesso.
Dammi da mangiare,
che ti preparo io.
Fammi venire in cucina
che ti cucino io.
E lascia che trascorra la notte
su quest'altra stazione,
e che nel buio possiamo sentire il respiro del termosifone.
Dammi da mangiare
che ti prendo il cuore.
Lasciami piangere,
lasciami fingere,
lasciami fare.
Ci sono amori dimenticati
nel mio passato e nei miei passati
e notti come questa,
passate a bruciare.
Ci sono figli desiderati
e fidanzati troppo educati
e sentimenti che non voglio fermare adesso.
Dammi da mangiare,
guarda quanta neve...
lascia qualche briciola fuori sul davanzale!
TI LEGGO NEL PENSIERO
Faccio a pugni con te,
poi ti vengo a chiamare.
Benedico e ringrazio
e maledico il mondo, com'è.
E mi domando perché,
ti dovrei cercare?
Tutte le volte che passi
e ti fermi lontano, da me.
Sarà come sarà,
sarà come sarà,
se sarà vero.
E mi dirai "cammina"
e mi nasconderai,
la fine del sentiero, però
ti leggo nel pensiero.
Le mie chiavi di casa,
puoi tenertele tu.
Per trovarmi, una stanza
ed un pezzo di pane,
non mi servono più.
Sarà che mi vedrai tremare
durante il temporale
ed alzare la testa e bestemmiare
quando torna il sole.
Sarà come sarà,
sarà come sarà,
se sarà vero.
Sarà che inciamperò da qualche parte
e poi ripartirò, da zero, però
ti leggo nel pensiero.
Chiedimi perdono, per come sono
perché è così che mi hai voluto tu!
Prendimi per il collo,  prendimi per mano
che non mi trovo più...
Torno a casa la notte
e non mi lasciano entrare.
E non trovo parole,
e nemmeno ci provo a bussare.
Ma tu davvero puoi prendere il miele,
e trasformarlo in pane?
Davvero sai pescare un uomo,
perduto nel mare?
Sarà come sarà,
se sarà vero.
Sarà come sarà
e mi vedrai davvero.
Poco prima dell'alba,
quando il buio è più nero,
ti leggo nel pensiero.
Ti leggo nel pensiero
QUALCOSA DA DICHIARARE

Cosa vuoi dalla mia vita, 

chiedimi e ce l'avrai
Dimmi solo una parola, 

provami e vedrai
Ti servo giardiniere per coltivare una rosa
O un bellissimo cameriere, vuoi, mangiare qualcosa
O preferisci un agente segreto disposto a tradire
O un amante discreto che ti lasci dormire
Che ti lasci dormire

Portami, e prendimi, e comprami, e vendimi
Risparmiami
E spendimi, c'è tanta strada da fare,
hai qualcosa da dichiarare?

Cosa vuoi dalla mia vita, 

sono pronto a tutto ormai
non son buono a nascondermi
cercami e troverai
Vuoi parlarmi d'amore, 

ti starò a sentire
puoi giocare al dottore, 

ti farò guarire

Sognami, e svegliami, e giurami, e credimi
E guardami
E vedimi, vedi che tocca fare per provarti ad amare
Portami, e prendimi, e comprami, e vendimi
Risparmiami
E svendimi, c'è tanta strada da fare,
hai qualcosa da dichiarare?

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