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La musica popolare, i nuovi approcci rock alle canzoni, la musica dal vivo come forma autonoma di espressione artistica. Per la prima volta un libro ricostruisce non la biografia di Francesco De Gregori, ma la sua opera, le innovazioni musicali e quelle della scrittura dei testi. Dell’amore e di altre canzoni ripercorre disco per disco il lavoro trentennale di un artista che è un punto di riferimento dell’intera musica italiana. Il libro individua alcuni percorsi che ricorrono nelle canzoni di De Gregori: la Storia, le storie, la capacità di raccontarle, il mondo dell’infanzia, l’ironia, la dissacrazione del potere, la musica popolare. Sottolineando i rimandi letterari e cinematografici. Nel saggio introduttivo Roberto Vecchioni individua le grandi innovazioni nella lingua cantata da De Gregori, la “rivoluzione lessicale,formale e tematica” delle sue canzoni tra colto e popolare. Dell’amore e di altre canzoni si correda poi di un’appendice discografica e bibliografica dettagliatissime: tutte le canzoni scritte per i suoi dischi, per altri artisti e le partecipazioni a dischi altrui. Oltre agli interventi pubblicati sui quotidiani. Un libro per attraversare con sorpresa il mondo delle canzoni di Francesco De Gregori.
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Negli ultimi anni sono stati pubblicati diversi libri su Francesco De Gregori. Tra questi, una dettagliata biografia che ci è servita molto per scrivere questo libro. Quello che ho cercato di fare è stato andare al di là della ricostruzione del lavoro di artista di De Gregori, delle tappe che hanno segnato il suo cammino e perfino della sua importanza nello scenario della musica italiana. L’obiettivo era quello di individuare dei nuclei centrali nel suo lavoro, dei luoghi ricorrenti sin dai primissimi dischi, come l’idea della storia, l’attenzione al mondo dell’infanzia, la capacità di raccontare storie. Ma, soprattutto, di mettere a fuoco gli elementi forti della sua musica, quelli che ne hanno fatto uno degli autori migliori della canzone italiana, non solo per la capacità di scrivere testi importanti ma anche di cantarli su partiture musicali di grande bellezza e fortemente innovative. A cominciare dal richiamo della musica popolare italiana, sino alla veste rock degli ultimi anni. E trovare la chiave dei molti dischi dal vivo dell’ultimo decennio. In molte interviste De Gregori ha spesso detto: “forse delle mie canzoni stiamo parlando troppo”. Probabilmente è vero, le canzoni bisognerebbe soprattutto ascoltarle. Ciascuno poi trattiene quello che percepisce, quello che sa. Questo libro non è stato scritto per compiacere l’artista De Gregori. E’ diretto alle milioni di persone che da trent’anni lo seguono, comprano i suoi dischi, conoscono le sue canzoni a memoria, vanno ai suoi concerti. A quelli che sono cresciuti dentro quel mondo, per i quali le canzoni, quelle canzoni, hanno rappresentato un punto di vista, hanno aperto finestre su mondi sconosciuti, hanno dato loro le parole mancanti. Anche perché il libro è scritto da uno di loro. Ho cercato di fornire alcuni spunti, percorsi, luoghi sapendo che non sono i gli unici rintracciabili nelle canzoni di Francesco De Gregori. Al lettore vorrei dare un unico consiglio: prima di affrontare ogni capitolo, riascoltare il disco a cui si riferisce. Così capirà meglio di cosa si parla, quali sono i riferimenti. Ma soprattutto alla fine, se le cose scritte non gli saranno piaciute, se non altro avrà riascoltato molte belle canzoni. E quindi non avrà perso tempo. Nelle migliori librerie
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Chi è Giommaria Monti Giommaria Monti. Giornalista e autore tv, si occupa di politica, cronaca e attualità. Ha lavorato con Michele Santoro (Moby Dick, Circus, Il Raggio Verde, Sciuscià), con Mediaset (Asterics) e La7 (Omnibus). Ha pubblicato: “L’Usura” (Ediessse), “Falcone e Borsellino. La calunnia, il tradimento, la tragedia” (Editori Riuniti), con Antonio Longo “Dizionario del ‘68” (Editori Riuniti), “Alcuni temi di Breyten Breytenbach” in Andrea Zanzotto, “Aure e disincanti” (Mondadori). |
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